Grandi brand della cultura contemporanea (es. Nike, New Balance, ecc..) rivalutano e riutilizzano strutture in disuso e oggetti che hanno già esaurito la loro funzionalità.
Chi ricorda la scena di Minority Report in cui il protagonista entra nel negozio di una famosa catena di abbigliamento americana e, dopo essere stato riconosciuto tramite scansione della retina, viene accolto da un ologramma che gli consiglia come procedere negli acquisti?
Quello che nel 2002 era fantascienza oggi sembra sempre più avvicinarsi alla realtà. La vendita al dettaglio sarà sempre più tecnologica, personalizzata, immediata, divertente. Cambiano gli atteggiamenti di consumo, la comunicazione, i touchpoint del brand con il cliente. Tutto converge in un unico flusso in cui tutti sono always on e le aziende, quindi, devono trovare un modo per rendere indimenticabile l’esperienza di marca.
Come unico rivenditore di scarpe da ginnastica prodotte interamente negli Stati Uniti, New Balance rivendica la propria autenticità con il flagship store sulla 5th Avenue di New York. Non un negozio ma un vero e proprio calzaturificio in cui il cliente può customizzare il proprio paio di scarpe e riceverlo direttamente a casa dopo pochi giorni.
Nike propone un diverso punto di contatto con il cliente dove lo spazio della vendita e quello digitale si combinano in un’unica soluzione: il NikeLab. Questo laboratorio ospiterà gli articoli più innovativi e avrà lo scopo di mostrare al cliente i processi attraverso i quali nell’azienda vengono elaborate le nuove idee.